Siamo arrivati in tempo per i festeggiamenti del 1 luglio ossia il Canada Day. Tipo la nostra festa della repubblica ma molto più sentita. I canadesi da questo punto di vista sono un po’ come gli americani: nazionalisti e patriottici, orgogliosi di appartenere alla propria nazione…e le molte bandiere poste su alberi, case, macchine e così via lo dimostrano.
Pane e ragu fatti in casa! |
Io per festeggiare il canada day ho preparato il ragu e fatto il pane! Cerco di arrangiarmi in qualche modo a fare prodotti di casa mia dato che comunque qua le materie prime non mancano, per fortuna! Devo dire che non sono venuti male, anche se per il pane mi manca un po’ di esperienza. Comunque, da inizio luglio le giornate sono terse e soleggiate, poche nubi in cielo e comunque non i nuvoloni incombenti che ci hanno accompagnato nei nostri primi giorni di permanenza. Le temperature si aggirano intorno ai 20-25 gradi e si sta davvero bene fuori!
Dicevo del Canada day, ci siamo incontrati con Omar a Waterfront e poi da lì ci siamo diretti sulle terrazze che sovrastano il porto per vedere lo spettacolo pirotecnico che si sarebbe svolto sul mare. Piccolo siparietto divertente: arriviamo alla stazione di Waterfront e c’era davvero tantissima gente sullo skytrain, sicché io e Jovan eravamo gli ultimi a scendere. Non faccio a tempo a mettere il piede fuori dalle porte scorrevoli che queste si richiudono ed il treno riparte verso la stazione scambiatrice (perché waterfront è il capolinea, poi lo skytrain riparte nel verso opposto e sull’altra lane). Insomma siamo rimasti per qualche minuto in mezzo al nulla con lo skytrain per poi ritornare a Waterfront e andare al nostro incontro con Omar.
Per le strade della città c’era tantissima gente, quasi non si riusciva a passare! Tutti che cercavano di accalcarsi nei pressi del porto per avere la visuale dei fireworks.
Abbiamo conosciuto anche due amici di Omar che sono qua da marzo, anche loro qua con la working holiday (del 2010) solo che loro hanno già trovato impiego con un contratto!! Speriamo sia anche la nostra sorte… dopo lo spettacolo (bellino, i fuochi sono più o meno simili dappertutto 🙂 la cosa che li distingue dai nostri è che qua non ci sono i tre botti finali per indicare la fine dell’esibizione) abbiamo incontrato tre amiche messicane di omar che sono qua con un permesso di studio, e siamo andati con loro a bere in un localino del centro. Abbiamo parlato con una di loro, tale Gabriella, che ci ha raccontato di come sono arrivate qua. Abbiamo riso e scherzato ed alla fine abbiamo parlato delle motivazioni che ci hanno spinto ad andarcene. A dire il vero si è meravigliata alquanto di come noi stiamo fuggendo dall’Italia e dall’Europa. Lei avrebbe fatto carte false per avere un passaporto europeo…
Verso mezzanotte e mezza siamo tornati a casa arricchiti da quest’esperienza ed avendo conosciuto finalmente qualcuno con cui condividere la nostra esperienza.
Farò un altro post con quello che è successo ieri, in modo da completare un po’ il quadro, intanto vedo di aggiungere qualche foto all’album!