Hey, what’s up guys?
Chi vi scrivere è una raffreddata e un po’ malaticcia Jle che si è presa i virus dal gentile Diego che non ha potuto fare a meno di condividere le sue magagne ^^” .
Oggi festa nazionale, Labour day, la nostra festa del lavoro e quindi: long week-end!

White Rock – 02.09.12 – Lungo mare
Questa festa, come tutte le feste canadesi cade (o meglio, la fanno cadere) di lunedì perchè così possono godere del long week-end per sopperire alle sole 2 settimane di ferie che i lavoratori hanno durante un anno.
Questa in particolare è una festa “importante” perchè segna la fine delle vacanze estive: da domani (martedì) tutte le scuole primare/high school/università riapriranno i battenti e quindi è l’ultima festa utile per godersi l’estate.
C’è anche da dire che qui l’estate come la intendiamo noi (25-30 gradi e domeniche al mare a prendere il sole) è finita da qualche settimana ormai: le temperature si aggirano intorno ai 21 gradi di massima e 13-14 di minima la notte. Si sta ancora bene al sole con le maniche corte ma la sera una maglietta è d’obbligo (così rispondo a chi continua a chiedermi come ci si può vestire in questo periodo 🙂 ).
La mia prima settimana alla Dulux Paints è volata! Mi trovo davvero bene, non solo con i colleghi che incredibilmente sono tutti canadesi, ma anche col manager che è di una disponibilità e gentilezza unica!
Dovevo fare un part-time almeno per i primi 3 mesi di prova ma il manager, tale Robert, è super contento di me (ricordate: gli europei/italiani hanno una marcia in più, e non lo dico tanto per, ma perchè è vero!) e mi ha già detto che mi metterà full time a partire dalla prossima settimana! Questo vorrà dire molto più lavoro ma non mi lamento, anzi! Più lavoro uguale più guadagno, senza contare l’inglese e l’apprendimento di cose nuove!
Teoricamente dovrei essere in training…Ma ho scoperto che almeno per la mia azienda (o forse dovrei circoscriverlo allo store dove lavoro), training vuol dire fare tutto quello che fanno i tuoi colleghi che lavorano lì da anni senza che nessuno ti dica praticamente nulla… Sono rimasta spiazzata non poco quando il primo giorno mi hanno semplicemente chiesto: “Sai usare il tintometro (macchina usata per creare colori)?”. La mia risposta è stata sì perchè era la stessa cosa che facevo in Italia quindi non ero nuova del sistema colorimetrico e delle macchine usate…e così mi hanno dato da subito colori da fare per dei clienti…
Per chi non è del settore, probabilmente il 90% di voi amici che state leggendo, dovete sapere che non è una cosa super difficile ma c’è da dire che bisogna fare attenzione perchè se si sbaglia di tinteggiare un barattolo di colore, si parlano di cifre che superano i 150 euro a bidone (e anche di più) e quindi è una cosa abbastanza delicata, (ed è una cosa alla quale il miglior maestro che abbia mai avuto in questo settore, il mio papà, mi ha sempre detto di fare attenzione). Così pensavo che avrei cominciato a mescere pozioni (ehm, tinte) alla fine del training di 3 mesi e invece…
Ma torniamo al discorso training! Teoricamente dovrei essere seguita da qualcuno, dal manager o chi di dovere che con pazienza e dedizione mi insegna i vari prodotti (o almeno un’adeguata terminologia in inglese) specialmente perchè hanno dei modi di chiamare le diverse pitture che non hanno nulla a che fare con quello che puoi trovare scritto sul barattolo di vernice (che stavo prontamente imparando a memoria)…. Così ero rimasta che una vernice opaca si dicesse “matt”, come da barattolo,  ma ho scoperto che nessuno usa “matt” ma tutti dicono “flat”…
Insomma, succo del discorso, le domande le devo fare io! Senza nessun problema mi dicono che posso e devo servire i clienti ma ovviamente, essendo nuova sto appunto cercando di imparare e quindi va a finire che a causa di tutti questi termini sballati che usano, finisce che vengo letteralmente portata a spasso per il negozio dal pittore di turno che molto pazientemente mi insegna ad esempio cosa sono i “gugol”…
Vi lascio immaginare la mia faccia quando il cliente mi fa “I need a pair of (vi scrivo il suono) gugol“…
al chè la mia mente pensa: che centra GOOGLE adesso? Cos’è, sta cercando un qualcosa su una pagina Internet?!?!?… 
E quindi scatta la classica faccia da chiulo condita con un timido sorriso: “I’m sorry, I’m new..I’m from Italy and I’m learning here…what do you mean exactly with “gugols”?” [Trad: Mi spiace, sono nuova, vengo dall’Italia e sto imparando…Cosa intendi esattamente con “gugol”?]…
…e da quella volta ho scoperto che si scrive GOGGLE e che sono gli occhiali di sicurezza…. Ma porca vacca, dire safety glasses no eh?
Insomma, il training canadese consiste nel buttarti nella fossa dei leoni e vedere se sopravvivi…Ma se sei troppo veloce a fare qualcosa ti riprendono e ti dicono “No rush, take it easy!” [Senza fretta, con calma!]. Poco importa se il pittore deve aspettare 40 minuti per 3 vasi di colore che puoi fare in 5 minuti netti…
Qui tutti aspettano…abbiamo anche un bel tavolino + sedie con tanto di vassoio di muffins freschi diversi ogni mattina e giornali, macchinetta del caffè che fa pure cioccolate calde, capuccino (?!) e the…Insomma, i clienti aspettano ma secondo me non gli dispiace poi molto…più di qualcuno oltretutto con la scusa che deve aspettare si fa pure colazione!
Quindi vedete, il sistema è completamente diverso rispetto a quello a cui ero abituata in Italia. Potrebbe sembrarvi che non vogliano insegnarmi invece non è così: se chiedo mi dicono eccome, mi spiegano le cose, ma devo essere io a fare domande. Se si avvicina l’ora di pranzo praticamente tutti i miei colleghi e il manager continuano a dirmi che posso prendermi la mezz’ora di pausa, di farla quando voglio e di non scordarmi di farla (e ci mancherebbe), anche se cominciano a ricordarmelo alle 11.30 e io sinceramente preferisco pranzare verso le 13 🙂
In Italia il mio colorificio apriva alle 8 di mattina ma mio papà era sempre lì almeno mezz’ora prima perchè c’era sempre qualche pittore impaziente che voleva a tutti i costi e soprattutto velocemente, avere la merce prima. Eri a  totale disposizione del cliente perchè la crisi era (è) così pressante che volevi fare di tutto pur di compiacerlo per paura di perderlo! Qui invece per loro avere 5 clienti di fila diventa già rush (lavorare di corsa), e qualcuno di loro aspetta, deve aspettare, anche se non è necessario…ma loro attendono, senza fare una piega e si siedono a leggere il giornale… Cose ufo per me quando ero in Italia!
E da qui il discorso di prima: noi italiani abbiamo una marcia in più, siamo abituati a cercare di fare le cose di corsa e bene perchè se non lo facciamo il nostro titolare ci minaccia che fuori dalla porta c’è la fila di persone che bramano il tuo posto di lavoro e quindi non ha bisogno di te se non fai più del tuo dovere…!
Basta vedere al supermercato qui: le cassiere sono di una lentezza pazzesca a scansire i prodotti in cassa. C’era una mia amica che lavorava i week-end come cassiera all’Iper per arrotondare e pagarsi gli studi. La sua supervisor contava quanti prodotti al minuto passava perchè se stava sotto una certa soglia, veniva licenziata…allucinante ma terribilmente vero!
Qui le cassiere sono lente ma nessuno si lamenta o sbuffa: tutti attendono pazientemente! In Italia se quello davanti a te ci metteva 5 secondi in più ad imbustare la spesa (e qui mi viene in mente un gruppo facebook che si chiama qualcosa come: “L’ansia di imbustare velocemente la spesa perchè quello dietro di te ti mette pressione”) tu eri già che schiumavi, io in primis ero già che schiumavo, anche se non avevo nulla da fare, ma a prescindere bisognava muoversi…qui invece sto imparando ad aspettare, anche perchè sarei solo io che mi lamento, e cmq a nessuno interessa se io perdo l’autobus o sono semplicemente stufa di stare in fila!
Altra cosa interessante del mio lavoro è che ho ben 2 colleghe donne! E voi direte: e allora?
Dovete sapere che questo settore, almeno in Italia, è tipicamente maschile (da leggersi anche razzista nei confronti delle donne). Se sei donna, anzi, se sei una ragazza sui 25 anni che ha la sfortuna di dimostrarne 18 sei praticamente fregata! E questo era il mio caso!
Essendo un settore maschile (è difficile trovare donne pittrici di muri ma anche solo commesse in un colorificio) è molto probabile che gli uomini non ti prendano sul serio se sei donna e devi costantemente dimostrare che sei professionale e che di te si possono fidare. In Italia ho combattuto per anni con questa cosa e solo verso la fine sono riuscita ad effermarmi e a dimostrare che ero competente, ma credetemi, che fatica!!
Qui invece non è rarissimo trovare donne che dipingono (muri) e soprattutto che lavorano in colorificio! Come dicevo ho ben 2 colleghe donne con le quali mi trovo molto bene: mi sono davvero stupita di vederle in vesti di commesse la prima volta che sono entrata nello store dove ora lavoro!
Evviva il Canada dove tutti hanno pari diritti!!
Ah, dovete anche sapere che io non ho (per ora spero) un nome dove lavoro, almeno per i clienti…
Sono “the new italian girl” [la nuova ragazza italiana] XD
Il mio manager mi presenta ai clienti perchè è giusto che imparino a conoscermi, a fidarsi di me (discorso di prima) e viceversa che io impari i loro nomi e i nomi delle aziende per le quali lavorano.
Però dev’esserci stata una “fuga di notizie” e quando arriva un cliente che non ho mai visto, mi guarda ed esclama: “Ah, sei tu la nuova ragazza italiana!! Piacere di conoscerti!” …insomma, come dicevo tempo fa, l’Italia qui è ancora vista come una bellissima nazione piena di storia, cultura, buon cibo e belle donne…per fortuna!…così io per ora mi chiamo “the new Italian girl”, “la nuova ragazza italiana” 😀 …oltre al fatto che con i miei colleghi ho qualcosa come 5 nomi diversi tra cui “Gey-li”, “ilinia”, “Jle”,”elenia”, e forse un qualcosa di molti simile a “Jlenia” con la quale mi chiama il manager, etc… ^_^
Non so se l’ho già detto, probabilmente sì, ma qui NON ESISTONO contrattini stile Italia conosciuti anche  come co.co.pro, co.co.co, (che nomi idioti poi), a tempo determinato, etc…
Quando ho firmato il contratto la scorsa settimana ho avuto difficoltà a trattenere le lacrime: la prima riga del contratto diceva “assunzione a tempo INDETERMINATO”!! Se è un contratto a termine può essere per sostituzione maternità o qualcosa di stagionale, cmq sempre specificato nell’annuncio di lavoro in modo che il candidato sappia a priori per cosa sta candidandosi!
Come dicevo, qui le aziende investono sul dipendente ed è tutto a loro vantaggio mantenere il dipendente che hanno provveduto ad istruire e formare all’interno dell’azienda! …cose ufo in Italia eh? …tristezza a palate 🙁
Ultima cosa, ieri siamo andati a White Rock con due nostri amici italiani.
Per arrivarci senza l’auto, dovete prendere lo Skytrain, Expo Line fino al capolinea King George (che si trova a Surrey) e da lì prendere un bus, il 321 se non sbaglio, che vi porta fino a destinazione, White Rock. Poi da qui potete andare a piedi fino al lungo mare. E’ una bella passeggiata di una mezz’oretta ma ne vale davvero la pena 🙂
Quella cittadina è davvero stupenda, vi consiglio da farci un salto se avete occasione! 
Vi allego qualche foto che ho scattato 🙂
Scusatemi se questa volta ho monopolizzato il post parlandovi solo di lavoro, la prossima volta vedrò di mettere qualcosa di più utile per chi sta per arrivare, ma nel mentre potete cmq fare qualche confronto tra il sistema lavorativo italiano che conoscete bene e quello canadese 🙂 
Vi abbraccio forte forte, rinnovo il mio grazie di cuore per tutte le persone che mi hanno fatto gli auguri sia per il compleanno che per il nuovo lavoro e ci sentiamo presto!!
Say tuned!
Jle
P.s. Stiamo pensando di trasformare questo blog in un vero e proprio sito internet in modo da gestire meglio sezioni dedicate a chi è alla ricerca di un coinquilino e creare una parte dove a parlare siete voi! 
Mi spiego meglio: un’intera sezione dedicata a chi vive già a Vancouver, a chi invece è arrivato ma se n’è anche andato (Fancouver, i sfanculati da/di Vancouver), in modo da apportare diversi punti di vista di chi ha già avuto a che fare con questa grande città 🙂 Spero che l’idea possa piacere! …ora non resta che fare pressione all’informatico di turno, Diego, per mettere in atto il progetto 😉 …qualsiasi pressione è ben accetta, così come (ah, come dimenticare), quel simpatico tastino che trovate nella colonna a destra chiamato “Donazione” 😀 …vi piace il nostro lavoro? Sosteneteci! Ve ne saremo infinitamente grati 😀
  • Devo smetterla di leggere i nuovi post prima di andare a letto, poi mi metto a sognare ad occhi aperti e non dormo piú! 😀 super jle!

  • Intanto complimenti e auguri per la tua futura carriera Canadese!
    Concordo sulla lentezza di cassieri e commessi, mi é venuto da ridere a leggere il tuo post perché ci pensavo proprio ieri a questa cosa mentre la cassiera del Canadian Superstore scansiva i miei prodotti. Per non parlare degli addetti di Tim Horton’s, Starbucks e compagnia bella 😉

    • Ciao Chiara, pensa che mi riferivo proprio alle cassiere del real Canadian!! Ma, come dici tu, poco cambia anche se vai da altre parti: sono tutte così!! 😉

      Take it easy insomma, no rush 😀 …e tu aspetti…. 😉

      Un abbraccio grande!
      Jle

    • Anonymous

      ciao jle…scusa il disturbo, vedo che e passato un po’ di tempo dal vostro ultimo blog, spero che seguirai ancora questo :-((( io e la mia ragazza, attualmente in australia, abbiamo deciso il prossimo anno di provare l’avventura in canada, dov’e che ti posso disturbare per un paio di info????se ti lascio il mio con facebook o la mail mi fai sapere se sei disponibile???? vanity1@hotmail.it (andrea e maggie)

  • che dire, leggendo queste righe sembra davvero di vivere nello schifo, e sinceramente fa “male” sapere che da altre parti c’è l’intelligenza, qui che una volta (almeno si racconta) eravamo il centro del mondo e della civiltà.
    complimenti comunque per il nuovo lavoro!

    • Ciao Davide, a mio avviso devi vederla in accezione positiva. Noi italiani come dicevo abbiamo una marcia in più dovuta proprio a quello che stiamo vivendo in Italia e questo non fa che avvantaggiarci. C’è anche da dire che in Italia le cose dovranno migliorare prima o poi quindi non resta che guardare il bicchiere mezzo pieno! Forza e coraggio che non è che qui in Canada le cose cadano dal cielo, non è affatto il paradiso in terra, anzi!

      Un grande abbraccio di incoraggiamento per tutto 🙂

      Jle

  • Grande Jle.! Che ridere.! Leggere il vostro blog, ti cattura come un bel libro di avventure. Sembra di rivivere i Goonies.. Complimenti e auguri per il nuovo lavoro!

    • Ciao Matteo! 🙂 Lo sai che i Goonies è uno dei miei film preferiti? :))) Grazie mille per questo bellissimo complimento ^__^

      Un big hug 🙂

      Jle

  • Anonymous

    Non sai quanto mi fà piacere leggere tutto questo di te….almeno all’estero veniamo considerati per quello che valiamo…!!!
    Purtroppo quello che dici riguardo alle differenze tra il lavoro in Italia e all’estero è estremamente vero….
    Gabriele lo ha appena toccato con mano….è stato contattato da una ditta italiana che, anche se laureato..gli ha offerto un contrattino come stagista e poi contrattino di apprendistato e poi si vedrà….Fortunatamente ha avuto anche contatti con una azienda leeder americana…e questa gli ha offerto…senza tanti preamboli…stipendio con quattordicesima…auto aziendale …telefono …carta di credito per eventuali spesuccie per trasferimenti vari e il tutto a TEMPO INDETERMINATO…… che dire….. W L’ITALIA?????
    UN ABRACCIO. laura

    • Ciao Lauuu!!!

      Come va a Roma? ti sei ri-ambientata subito? E’ una vita che non ci sentiamo!!! Appena ho un attimo ti scrivo su skype!!
      Un bacio grande grandissimo dalla ancora (per poco) soleggiata Vancouver ^___^

  • Ciao Jle,
    sono Tiziano, ho iniziato una corrispondenza informativa con Diego settimane addietro e leggo il vostro blog da un po’ assieme a mia moglie in quanto siamo quasi intenzionati a spostarci. Mi fa piacere e ti faccio i complimenti per questa ulteriore conquista nella vostra avventura canadese!!! 🙂
    Sogno sempre più, leggendo il bello e brutto che ci raccontate qua, di riuscire a cambiare vita, andare via da tutta questa ipocrisia, crisi e magnamagna generale che pervade il nostro paese. Sono pessimista ma guardo al futuro dei miei due marmocchietti! 🙂
    Un abbraccio, se veniamo e ci servono pitture per la casa passiamo da te ok? 😉 basta che fai in fretta che a me i muffin non piacciono! 😛 zaoooooooo

    • Ciao Tiziano & Fam. 🙂

      Niente muffin per voi allora, quando arriverete qui ci starà molto di più: una bella pastasciuttata, altro che roba american style!!

      Per il resto vi capiamo benissimo, non vedavamo futuro per noi, figuriamoci per i nostri figli ed è anche per questo che ora siamo qui! E’ dura, non lo nego, ma se messo in prospettiva, qui si può ancora credere in un futuro più che dignitoso!

      A presto e un grande in bocca al lupo per tutto 🙂

      Jle

  • Grande Jle!! Anche io ho notato che qui gli uomini non hanno l’esclusiva: vedo spesso donne ai lavori stradali ad esempio. Davvero il paese delle opportunità!

    • ….quelle donne lì sul ciglio della strada col cartello “slow” etc… si beccano almeno 20 dollari all’ora..almeno così mi hanno detto…!!

      Porca vacca!!

      Cmq sì, il Canada è “donna friendly” ^____^

      Un bacione grande Silvy ^___^

  • grandissima! auguri in ritardissimo di compleanno (ti giuro ho letto il post e volevo farteli e mi sono dimenticata!), e ancora complimenti per il lavoro, pure a tempo indeterminato! O__O
    con questo post mi hai fatto anche ridere, come quando il tizio ti ha chiesto i goggle! LOL
    dai che magari il prossimo anno siamo vicine di casa! 😛

    bella idea quella di allargare il sito, in effetti come blog è difficile trovare tutte le info quando servono, dovreste almeno mettere un tasto “cerca”.
    poi volevo dirvi che le foto su googleplus sono troppe in un solo album e che è praticamente impossibile vedere le ultime. dovreste album separati per periodo o luogo.

    scusate sono entrata nella modalità “professional blogger”

  • P.S.: White Rock è l’amore, e la conosco da parecchio tempo… l’ho trovata per caso, mentre cercavo un luogo dove ambientare una storia! Bellissima, ci andrò sicuramente^^

    • Ciao Sabrina!! Grazie mille per le dritte, super gradite 🙂
      Sappiamo che è poco fruibile, per quello sto cercando di pushare diego a fare il sito prima possibile 🙂

      Purtroppo serve tempo e spero sia pronto entro breve (non prima di due mesetti sicuramente) così riusciremo a curare bene la sezione di chi cerca un coinquilino e poi vedrò di raccogliere le storie degli “Sfancouverati” ^__^

      A presto, ho letto la tua mail, scusami se non ti ho ancora risposto, presumo lo farò nel week-end perchè facendo chiusure al lavoro arrivo a casa che non ho troppa voglia di stare sul pc 🙁

      Un bacione,

      Jle

  • Leggendo questo blog viene fuori un pò di invidia!!! 🙂
    Voi li e io qui!!!
    Scherzi a parte, son davvero contento che il tuo nuovo lavoro procede a gonfie vele e che noi Italiani abbiamo una marcia in più (almeno quello!!!)
    Spero vivamente di potermi trasferire, sto cercando di rispondere ad annunci di lavoro nella zona di Vancouver, so che è molto difficile trovare un lavoro da qui (Italia) per ora questo è il mio piano A, se non va a buon fine c’è sempre il piano B, venire direttamente li a cercare lavoro!
    Ancora Auguri per il tuo nuovo lavoro!
    Un salutone!
    Simone

    • Ehila, ciao Simone!

      Grazie super mille :))

      La cosa miglire è fare quello che stai facendo per trovare lavoro anche se non è così facile, però prendere contatti non fa sicuramente male, anzi! Io ti auguro con tutto il cuore di riuscire a trovare qualcosa dall’Italia e venire qua solo per firmare il contratto!
      In bocca al lupissimo!!

      Jle

  • Ciao jle ..sono felicissimo che al lavoro vada benissimo…certo buttarti nella mischia subito deve essere stato un po pesante….piu che altro x la lingua…..cmq come sempre c e la farai…ci vuole un po di pazienza…e pensa come era ed é in italia aime….
    Ti mando un grande abbraccio ….e ricorda che non sei mai sola ci siamo noi che tifiamo x voi….sempre…..con l auspicio di raggiugervi presto….
    P.s. l idea del sito ê splendida insisti con diego……io saró tra gli ultras pro canada -)……
    Baci a presto…..corrado

    • Ciao Corrado! Mi hai fatto scendere una lacrima di commozione! Grazie mille!! Non hai idea di quanti momenti difficili si passano qui: la lontananza da casa, la mancanza delle persone care (e della mia gatta), i momenti di sconforto sono davvero tanti, e spesso e volentieri rileggevo i vostri commenti di conforto e sostegno e mi sentivo meglio. E’ vero, molti di voi non ho mai avuto la fortuna di incontrare personalmente ma come dicevo siete diventati una piccola grande famiglia virtuale! Non avrei mai pensato che potesse succedere e sono davvero grata per tutto il vostro supporto!

      Grazie mille di cuore, non ho parole per ringraziare te e tutti quanti! *__*

      Un saluto con tanto tanto affetto,

      Jle

  • Ho iniziato anche io il mio blog sull’avventura canadese, se vi va di fare un salto. Domani si parte!
    followmeincanada.blogspot.it

    • Buon viaggio Nicola!!! In bocca al lupo!!! :))))

  • Ciao Jle, che bello leggere notizie tecniche del tuo stesso lavoro a migliaia di km, premetto che mi sono sempre chiesto come funzionava il mio lavoro altrove, se il tintometro è manuale o computerizzato ( sarai stata orgogliosissima di dire di saperlo usare ), se le paste coloranti vanno a once o a peso e tante altre cose che non scrivo altrimenti annoierei chi non è del campo.Qui nel mio colorificio non solo vanno di fretta ma passano avanti furbamente per andare ancora più veloci, penso che nel nostro lavoro cara Jle la fretta non è per niente buona consigliera, sbagliare anche se di poco si possono creare danni cospicui.
    Per la terminologia dei prodotti se ci pensi anche qui si usano spesso termini arabi, ma è logico che l’esperienza è sempre un ottimo alleato, tipo chi compra uno smalto è automatico diluente, carta gommata, pennello ecc…
    Sono convintissimo che alla firma di quel contratto a tempo indeterminato nella tua testa sono passati alla velocità della luce i mille sacrifici fatti e che fai, gli insegnamenti preziosi del tuo papà,
    e la felicità/malinconia che forse il Canada è la tua nuova casa.
    Grazie di cuore per questo post che mi ha fatto davvero sognare, chissà…
    P.S.
    Attualmente la Dulux Paints cerca a Victoria, e pensare che quando penso al trasferimento lo faccio solo per Vancouver o Victoria, e se non mi sbaglio ci siete anche stati e la trovaste splendida.

    • Ciao Massimo! Sai che mi ero candidata un mese fa per quel posto a Victoria? Non mi sarebbe interessato essermi dovuta spostare a Vancouver Island pur di lavorare per la Dulux, l’avrei fatto cmq!!
      …ma come sai, alla fine è andata bene cmq, anche meglio, non potrei chiedere altro 🙂

      Cmq qui funziona parecchio diversamente rispetto all’Italia nel nostro settore. Innanzitutto uso un tintometro manuale (che avevo anche in Italia ma che ormai stava andando in pensione a favore di quello più preciso e rapido automatico). Quello automatico qui lo usiamo solo per i vasi grandi (pail) per il resto tutto manuale…A mio avviso sono parecchio indietro rispetto a noi anche se hanno pitture senza COV e quant’altro…ma questa è l’impressione che mi ha dato..

      Non hanno millemila prodotti diversi come noi: due tipi di primer, uno a solvente uno all’acqua e via, pitture non 25 traspiranti diversi ma 4 tipi e così anche per il resto, per i tools: poche cose e via!

      Questo dovrebbe facilitarmi decisamente il lavoro 🙂

      Non so se te l’ho già chiesto ma dove hai il colorificio? Dove abiti? Hai un sito internet? (modalità professionale on XD)

      A presto!!

      Jle

    • Ciao Jle,
      molto meglio la chiamata a Vancouver, anche se per iniziare appunto avresti accettato anche di fare la spola.
      Visitando il sito della Dulux mi sono reso conto che la quantità di prodotti era limitata, ma credo tutti di una buona qualità, come credo non esistano tanti altri prodotti di fascia bassa come da noi ed è sicuramente un ottimo vantaggio come dici te.
      Il tintometro manuale non tradisce mai, quello automatico potrebbe a volte dare problemi di erogazione se non settato perfettamente, infatti chi ha uno automatico non si prima mai di quello manuale.
      Io sono di Salerno, vivo e lavoro da sempre qui a due passi dalla costiera amalfitana.
      Sto valutando con mia moglie un visto vacanza per l’anno prossimo, cosi facendo verrei prima a toccare con mano le abitudini, il clima e tante altre cose tra le quali un giro in aziende dove è possibile capire la disponibilità di lavoro.
      Un abbraccio forte e buona settimana.
      Massimo

    • Guarda, non avrei fatto spola, mi sarei proprio trasferita a Victoria senza nessun problema, anzi! A me Victoria piace un sacco quindi non sarebbe stato male 😉 …però anche qui va più che bene, oltretutto confermo ancora che ho dei colleghi e un manager stupendi!! Mi ritengo davvero fortunata ^_^

      Come sto scrivendo nell’ultimo post che devo ancora pubblicare, consiglio a tutti di venire prima qui in vacanza qualche settimana e poi tornare un secondo momento con la whv, per capire un attimo che “aria tira” a Vancouver 🙂

      Teniamoci in contatto mi raccomando, e in bocca al lupo anche a te e a tua moglie :)))

      Un forte abbraccio!

      Jle

    • La fortuna è grande alleata per chi decide di cambiare vita, nulla togliendo però alla tenacia e alla grande volontà per chi decide di cambiare in toto la propria vita.
      Rimango in attesa del nuovo post per nuove dritte, sempre preziose, e che leggerò attentamente perchè farebbe al mio caso, ma anche a tanti ragazzi, che stanno pensando ad una vita migliore.

      Io sono in contatto giornaliero con il vostro blog, anche a rileggere i vecchi post perchè sempre utilissimi.

      Saluti e buona giornata

  • Grande Jle e che bello rivedere White Rock come l’ho lasciata il 26 Agosto scorso. Sto seguendo i consigli di Diego e mi è arrivata una richiesta di interview da Montreal, però vogliono sapere se abito già lì. Io gli proporrò un videochiamata tramite Skype o Messenger. Vediamo cosa rispondono. Intanto un in bocca al lupo a tutti e due e chissà, magari ci vedremo a Vancouver. Ciao Ciao

    • Ciaooo! Siamo nell’era della tecnologia e visto che qua fanno i colloquio telefonici come prima e fondamentale selezione, non vedo perchè non possano farli anche via skype tra un continente e l’altro!! In bocca al lupo e facci sapere!!

      J&D

  • ciao jle e ciao diego…
    scusate se non mi sto facendo sentire molto ma anche io ho il mio da fare…il 22 settembre saranno 2 mesi che sono a windsor… e venerdi era un mese che lavoravo..
    passa in frettissima…
    che dire… tanti problemucci per qualsiasi cosa…
    io non essendo in una big metropoli.. ho deciso di prendere una macchina… e anche li tanti problemi…ora la macchina e` nel garage di mio zio spero per martedi di poterla guidare…
    lavoro in un`azienda di meccanica e robotica… io al momento sono tool and die maker… ovvero un meccanico specializzato… poi dovrei fare anche qualche cosa di programmazione almeno cosi mi aveva detto il mio boss…
    concordo sulla questione contratti e sulle pari opportunita…
    anche qui in ontario… io dopo 2 settimane che lavoravo nella mia azienda mi hanno detto che mi hanno proposto per il permanent job, in italia dopo 2 anni di contrattini mi facevano un contratto di apprendistato di 3 anni…e parlo di una grande multinazionale chimica…
    quindi insomma tutto sembra incamminato nella giusta via… spero arrivi presto una risposta…almeno potro spostarmi da casa di mio zio..
    cosi invece che mangiare alle 5 mangio alle 8 di sera…
    un saluto e un bacio…
    se vuoi passa dal mio blog… ciauuu

    • Ehila Marco!

      Come ti trovi lì, tutto bene? Mi fa piacere leggere che ti stai dando da fare! Anche noi stiamo valutando di prendere un’auto di seconda mano ma con tutto quello che costa di assicurazione non sappiamo bene cosa fare…Apparte che ci toccherà davvero prendere la patente canadese…che stress!!

      Per il tuo lavoro (e ovviamente per tutto) ti faccio un enorme in bocca al lupo e ora vado a sbirciare il tuo blog 🙂

      Un abbraccio e a presto!

      Jle

  • Ciao Jle io e Vale vi seguiamo dall’inizio anche se non abbiamo scritto molto spesso ( qui ci scambiati qualche info http://vancouverroad.blogspot.it/2011/09/le-funny-e-non-differenze-tra-litalia-e.html ).
    Abbiamo ottenuto la WHO che doveva essere sfruttata per il 26 agosto di quest’anno. A causa del mio ex datore di lavoro che mi ha letteralmente sfruttano e truffato non siamo potuti partire (tra l’altro ho tutte le prove di ciò che sto scrivendo). Risultato? Visto scaduto e sogno infranto, 1300 euro di biglietti buttati nel cesso anche se per fortuna, sono riuscito a ottenere un rimborso del 50%. Mi sento distrutto, Valentina nel leggere questo post si è commossa. Ora stiamo cercando di risolvere tramite l’ambasciata. Speriamo bene, anche se ho miei dubbi. Nella peggiore delle ipotesi venivamo come turisti e sfacciatamente mi propongo come cuoco italiano.

    In bocca al lupo per il vostro futuro amici miei.

    Con sincero affetto, Pietro e Vale.

    P.S. Dopo averlo minacciato alla Guardia di Finanza eccome se ha pagato quello che doveva pagare…

    • Ciao ragazzi, mi ricordo di voi, o almeno ho memorizzato il nick perchè è lo stesso nome di un mio amico!

      …mah…com’è possibile?! Sono rimasta allibita e inorridita leggendo quello che è successo! Non conosco i dettagli e non ve li voglio assolutamente chiedere in un blog pubblico però sappiate che non è detta l’ultima parola! Potete ancora venire da turisti appunto e, anche se è un po’ più complesso,cercare cmq uno sponsor!

      Io vi faccio un enorme in bocca al lupo per tutto e vi abbraccio forte forte sperando davvero di incontrarvi qui ragazzi! Non demordete, mi raccomando!!

      Jle

  • Ciao Jle grazie per il sostegno e per l’affetto dimostrao. In pratica dovevo ricevere il compenso di 1640 ore di straordinario (fatte in sole due anni…).
    Ha rimandato giorno per giorno e sapendo che dovevo partire per il Canada egli ha rimandato il pagamento ad un paio di giorni prima della mia partenza, quando mi sono presentato non ha voluto pagarmi dicendo che se volevo dovevo aspettare altri 3 o 4 giorni, <> – disse – <>. Come avrei potuto aspettare se ormai avevo fatto i biglietti? Allora gli dissi sfacciatamente che l’avrei denunciato per estorsione ai danni del lavoratore ed evasione fiscale, quando mi ha visto così fermo e deciso, mi ha subito ritelefonato per pagarmi, ma ormai non avremmo più fatto in tempo a partire. Troppe cose lasciate in sospeso.

    Ripeto grazie per l’affetto dimostrato, speriamo d’incontrarci in quel di Vancouver per una birra e una chiacchierata in buona compagnia.

    A presto, vi seguiamo sempre!

  • Caspita ragazzi, ormai siete famosi! http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/24/diario-da-vancouver/361419/
    Io e la mia compagna abbiamo ottenuto il WHV anche grazie ai vostri preziosi consigli e a luglio partiremo alla volta di Toronto!
    a presto
    Rosanna

    • e’ un piacere aiutare le persone che vogliono fare questo passo! In bocca al lupo!

  • eh si… i goggles sono diversi dai glasses. goggles è la nostra “maschera”…. da sci, da deserto, da sub…. in bocca al lupo per il lavoro!!!!

  • Eleonora Tozzini

    Ciao Ilenia è troppo tardi per unirmi al blog? Eleonora from Italy