Ero partita scrivendo uno status sul nostro gruppo Facebook ma poi, vedendo che stava diventando infinito, ho deciso di scrivere questo post 🙂
Il titolo sembrerà scontato, vedo già qualcuno che è arrivato fino a qui e ha chiuso la pagina, qualcuno che avrà sicuramente pensato “Sì sì, solita vecchia storia, so già dove vuoi andare a parare, ciao…!”, ma non importa, io sono qui a farvi un’altro “shampoo” come si dice, sull’IMPORTANZA DI SAPERE L’INGLESE!
Non è così scontato ragazzi!
Non penso di essere né la prima né l’ultima che parla di questo argomento, lo ripetiamo sempre ad ogni nostra cena, raduno, conferenza, etc… Se partite sapendo l’inglese, le vostre probabilità di successo saranno più alte!!
Esistono varie categorie alle quali ognuno di noi, inconsciamente (o meno), pensa di appartenere quando guarda a se stesso e al proprio livello d’inglese: vediamole insieme.
- So l’inglese perchè mia mamma/papà è madrelingua inglese: questa è la categoria migliore, quella che vai sul sicuro, l’inglese lo so, c’è poco da dire o aggiungere, sono bilingue, punto.
- So l’inglese, ho vissuto tot anni (“anni”, plurale) a Londra (o qualsiasi altra località dove si parla inglese): so cosa vuol dire vivere tutti i giorni dovendo parlare un’altra lingua, ho lavorato in questo paese, ho sostenuto dei colloqui, sono andato a far la spesa, in farmacia, al pub con gli amici (inglesi e non), ogni giorno parlavo inglese. Magari non sono perfetto con i condizionali o mi dimentico qualche participio passato, ma posso dire che l’inglese lo parlo fluentemente. Questa categoria non ha avuto la fortuna di avere un genitore madrelingua ma ha avuto la fortuna di imparare cosa vuol dire doversi interfacciare con un’altra lingua diversa dalla propria, sa quali sono le difficoltà a 360°; l’esperienza ha fatto sì che si imparasse a comunicare in inglese, magari nel mentre facendo anche qualche corso di lingua in loco. Thumbs up and go for it!
- So l’inglese, sono laureato in lingue: generalmente chi è laureato in lingue se la cava bene in inglese, magari se ha fatto solo un Erasmus di 6 mesi a Londra, non ha avuto molto modo di diventare super fluentissimo in conversazione, ma la grammatica la sa perfettamente, le basi ci sono, solide, quindi non ci saranno problemi una volta raggiunto il Canada. Un attimo di adattamento per la pronuncia e nel giro di poco sarà fatta! Discorso diverso sicuramente per i traduttori/interpreti che se la caveranno benissimo sia nello scritto che nel parlato (correggetemi se sbaglio eh!).
- Me la cavo con l’inglese (1), faccio un lavoro che mi permette di usare la lingua (inglese) almeno 3 volte a settimana o anche più, scrivo qualche mail, ho qualche cliente col quale devo parlare inglese, ho più di qualche amico negli States (o Canada, Inghilterra, etc..) col quale mi scrivo e mi sento abbastanza frequentemente, viaggio appena posso, seguo forum in inglese, guardo qualche film in italiano sottotitolato (in inglese) e cerco di tenermi allenato, ogni occasione è buona. Magari parlo più come un baluba della giungla che come un madrelingua, la grammatica non è perfetta, ma capisco almeno l’80% di un discorso e me la cavo davvero dappertutto: ho un discreto vocabolario in diversi campi, culinario, sportivo, turistico, etc… Magari certe volte non conosco tutti i termini inglesi, ma riesco a spiegarmi cmq.
Questo è il vero: so l’inglese (abbastanza) e me la cavo. Un colloquio di lavoro è fattibile sostenerlo, magari non al 100% ma almeno il mio interlocutore capisce che so che si sta parlando di cavoli anziché di zucche… Il Canada non mi spaventa, almeno non per la lingua!
- Me la cavo in inglese (2) , sono stato 6 mesi a Londra…appena finita la quinta superiore, ma solo quella volta eh, e ho lavorato come cameriere per il ristorante italiano di mio zio Beppe, con mio zio Beppe che cucinava, con zia Giuseppina che teneva i conti e con i miei cugini che facevano anche loro i camerieri. Di quelle risate ci facevamo! Sembrava di stare in Italia, con la sola differenza che tra di noi parlavamo italiano e i clienti intorno non ci capivano, però ho imparato come si dice cattleri (cutlery), come si dice dishuosher e anche vul ju laik e dessert? Sono tornato in Italia che mi sentivo un figo! In mezzo al discorso ogni tanto ci piazzavo qualche parola “cool” in inglese, tipo thank you o biutiful e i miei amici han cominciato a chiamarmi col soprannome “l’inglese”… Oh raga, è cuul eh? …bon, adesso non chiedetemi altre parole che non le ricordo più, però in Canada basta aggiungere “eh!” alla fine di ogni frase ed è fatta: “Hey, is cuul the Canada, eh?” 😀
- Ho studiato inglese a scuola tanti anni fa, le basi le ho (in poche parole il famoso, livello scolastico): ragazzi, sfatiamo questo mito: col livello scolastico in Canada (ma penso anche in altre nazioni anglofone), non si va da nessuna parte. Le basi sono importanti, confermiamo, però è fondamentale anche riprenderle in mano. Molte persone fanno parte di questa categoria, sono arrugginite per via del tempo che è intercorso tra la fine della scuola e il tempo in cui si è sentito di nuovo parlare di un paradigma. Questo di solito succede il giorno in cui si è deciso di partire per il Canada (e ci si è preoccupati di capire che lingua si parla in questo stato). Il livello sicuramente non è sufficiente a sostenere una conversazione base e, una volta arrivati qui, la prima cosa che verrà in mente sarà “Ma…cosa stanno dicendo? Io pensavo di avere almeno le basi…Non capisco una mazza, AIUTO!”. …e ci si renderà conto finalmente di cosa vuol dire il nostro “inglese; livello scolastico” (come da curriculum 😉 ).
- Non so l’inglese ma sono italiano, me la cavo!: questa è la categoria più simpatica 🙂 E’ vero, siamo italiani, abbiamo l’arte dell’arrangiarsi che è nel nostro DNA! Non so fare qualcosa? Bè, in un modo o nell’altro mi arrangio! Non so parlare inglese? Bè, parlo italiano lentamente, magari gesticolo un po’ e vedi come mi faccio capire! Due anni fa che sono stato a Londra, mi sono fatto capire benissimo: cartina alla mano e nome del ristorante e ho pure capito le indicazioni. Certo, mi sono perso 3 volte nel mentre, ma alla fine ci sono arrivato: AH, sono Italiano io!
Mi spiace contraddirvi ma, nonostante l’infinita pazienza e gentilezza dei canadesi, se non si parla una parola di inglese ( “Hello, how are you?” e “Thank you” non contano come “sapere l’inglese, mi dispiace), sarà particolarmente difficile riuscire a trovare lavoro. La soluzione? Un corso di inglese serio prima di partire!
- Non so l’inglese ma lo imparo lì: questa potrebbe essere una sottocategoria della precedente. Sfatiamo anche questo mito: se non si sa una parola d’inglese, se non si hanno nemmeno le basi, imparare l’inglese per osmosi solo perchè si vive in un posto anglofono, è impossibile. Perdonatemi, non voglio rompervi le uova nel paniere (è anche Pasqua oltretutto, eheh), ma l’unico modo per imparare una lingua in loco è fare un corso di inglese serio, impegnarsi, mettere a frutto gli studi esercitandosi con la lingua il più possibile e…fare un corso di inglese! Lo so, l’ho già detto, ma è così!
Lo so, non è facile capire il nostro livello di inglese in Italia, prima di partire; capire quanto effettivamente siamo in grado di gestire una conversazione con qualcuno, se siamo in grado di sostenere un colloquio di lavoro, ma semplicemente di capire il conto in cassa al supermercato. Non sono in grado di darvi il metodo infallibile per identificare il vostro livello (magari Google sì), ma posso suggerirvi di prendere un film a caso in inglese (magari non un Harry Potter, che se volete venire in Canada, vi dico solo che dopo 3 anni di vita qui, ho ancora bisogno dei sottotitoli in inglese per capire quel film…dannato British English ;)), ma magari uno di quei blockbuster americani, uno che avete visto un tre/quattro volte in italiano (ok, questo è un po’ barare però!) e vedere quanto riuscite a capire senza sottotitoli di nessun genere.
Se non ci capite un’acca o captate una parola qua e là ma non riuscite a distinguere se stanno parlando di polpette o di cani, bè…allora mi sà che un corso d’inglese ci sta tutto. Se invece capite bene il senso, magari perdete qualche parola qua e là ma riuscite cmq a seguire il discorso, allora non siete così male 😉
Certo, questo è per la comprensione, la conversazione è un’altra cosa. Io con Diego, prima di partire, cercavo di parlare in inglese per quanto possibile. Mi interrompevo spesso e alle volte si finiva col parlare italiano, ma almeno questo aiuta a rendersi conto di quanti termini ci mancano della vita di tutti i giorni, quanto riusciamo a parlare senza interromperci e quante lacune abbiamo in termini di forme verbali.
Questi sistemi sono molto “fai da te”, il mio consiglio è sempre quello di fare un corso serio di inglese, male non fa sicuramente!
Ok, ora che sono quasi alla fine, posso dirvi il perchè sono arrivata a scrivere questo post: molti di voi ogni giorno ci scrivono per analizzare la vostra situazione, per vedere quante opportunità , lavorativamente parlando potete avere in Canada. Ci scrivete che avete molti anni di esperienza in un determinato settore, che gestite un bar, un ristorante, una pizzeria, da quando avevate 15 anni, che avete 2 lauree o che siete i titolari di un negozio. La domanda conclusiva è sempre la stessa: “vista tutta la mia esperienza, ho possibilità in Canada?”
Ora, per un attimo, tralasciamo tutta la vostra innumerevole esperienza, le vostre capacità organizzative, di gestione, di sapervi adattare, reinventare, che il vostro lavoro sia o meno ricercato e richiesto in Canada; visto questo post, una domanda ve la faccio io (perchè il 90% di voi non mi dice mai questo): ma con l’inglese, come siete messi?
Vi prego, lo so, molti di voi stanno aspettando una risposta da mesi; siamo davvero sommersi di messaggi e mail, purtoppo non possiamo dare una risposta a tutti, siete tantissimi e purtroppo siamo impegnati anche lavorativamente parlando nella vita di tutti i giorni. Vi chiedo per piacere, da oggi in poi, chiunque abbia la voglia (e soprattutto la pazienza) di scriverci in privato per analizzare la propria situazione, cominciate così: “Ciao sono Guendalino e il mio livello d’inglese è ……” ;), poi magari fateci anche una donazione qui, così riusciamo a pagare lo spazio del nostro sito a fine anno, visto che il tempo che dedichiamo rispondendo e organizzando eventi è totalmente gratuito 😉 …ma questa è un’altra storia 😉
Molti di voi possono dire che il loro migliore amico ha fatto fortuna a Londra piuttosto che a Toronto non sapendo una parola di inglese, magari lavorando per italiani, o magari per il famoso fattore C (chiulo); ok, l’inglese è importante ma “siamo italiani e in un modo o nell’altro ce la caviamo sempre” (vedi penultima categoria sopra), che conoscete più di qualcuno che ce l’ha fatta comunque, lascia il tempo che trova. Credetemi, sapere l’inglese vi da una marcia in più! Non sottovalutate questo aspetto!
A Vancouver c’è tanta concorrenza per un determinato posto di lavoro, noi siamo già degli immigrati (che ci mette ulteriormente in una posizione di svantaggio, principalmente per una questione di visto), facciamo in modo che la lingua inglese non costituisca un altro ostacolo per noi! NON diamo modo ad un ipotetico datore di lavoro che, a fronte di anni e anni di esperienza in un determinato settore ma una scarsa conoscenza della lingua, sia purtroppo portato ad assumere un koreano che, a parità di esperienza, conosce l’inglese meglio di noi! Facciamolo per noi, impariamo l’inglese!!
Non ho molto da aggiungere ragazzi se non farvi un grande grande in bocca al lupo, per chi sta arrivando con la nuova working holiday visa 2014 e per tutti quelli che vorranno tentare la via del Canada inseguendo un sogno, una speranza, o semplicemente per un’esperienza!
Concludo citando il nostro motto: “The future belongs to those who believe in the beauty of their dreams”, “Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni”!
Un abbraccio di cuore ragazzi, a presto,
Jle
P.s. Studiate l’inglese!! 😉